Storia e tradizione

Marmirolo è menzionato per la prima volta in un documento datato 970. Antico possedimento dei Canossa, nel 1055 passò a Mantova a seguito di un diploma imperiale.

Ultima modifica 19 luglio 2024

La storia di Marmirolo è legata a quella della dinastia Gonzaga, nobili terrieri famosi grazie alla città di Mantova, che tennero dal 1328 al 1707. I Gonzaga possedevano a Marmirolo molte terre e palazzi, ancora prima di diventare i signori della città virgiliana. All'epoca il paese era composto da tre borghi: di Castello (con piazza in “platea burgicastri”), delle Lame (in "Burgo lamurum”), dei Ronchi (in "Burgo roncorum"). In quest'ultimo nell'estate del 1328 venne progettata la congiura contro i Bonacolsi, che portò i Gonzaga a prendere il possesso di Mantova.

Nel 1435 fu costruito un nuovo palazzo voluto da Gianfrancesco Gonzaga presso il “Re de' fossi". Questo fu ampliato nel 1480 con l'intervento di Luca Fancelli e decorato da artisti come Andrea Mantegna e Leombruno. II cosiddetto "famoso palazzo” fu ultimato da Giulio Romano fra il 1531 e il 1539, ma nell'arco di breve tempo la struttura cadde in disgrazia, tanto che fra il 1756 e il 1798 fu completamente raso al suolo. Degna di grande considerazione è la Palazzina gonzaghesca di Bosco Fontana, opera degli architetti cremonesi Francesco e Giuseppe Dattaro, realizzata per il duca Vincenzo I Gonzaga verso la fine del Cinquecento.

Marmirolo è gemellato con Massa Lombarda. L'amicizia tra i due paesi ha origine lontane. Nel 1251 un gruppo di famiglie marmirolesi lasciarono il loro paese d'origine, in fuga dalle angherie di Ezzelino III da Romano. La preponderanza numerica determinò così in un decennio il cambio dell'antico toponimo Massa Sancti Pauli in Massa Lombardorum, poi dei Lombardi. Marmirolo è oggi un moderno paese che dispone di molteplici servizi messi a disposizione dei propri cittadini: palazzetto dello sport, casa di riposo, centro sportivo, piscina, teatro, biblioteca, centro ragazzi ed asilo nido.

La chiesa parrocchiale dei SS Filippo e Giacomo
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Già dal 1279 si avviarono i lavori per l’edificazione della prima Chiesa Parrocchiale. Venne costruita in due tempi, prima la parte a sera conservando funzionante la vecchia chiesa, che forse si protendeva un poco più dell’attuale verso Via Tasselli, poi la parte a mattina. L’edificio è risultato perciò più prolungato. Negli anni successivi furono costruite, sempre sulla medesima area, accorpando la stessa struttura, altre due Chiese e nel 1728 cominciò la quarta ed ultima riedificazione, opera dell’arch. Soratini, che ha portato la chiesa allo stato attuale, terminata nel 1748. Per la sua costruzione furono utilizzati i materiali caduti dai merli e dalle mura del castello di Marmirolo. Al suo interno ospita due dipinti del celebre pittore veronese Fra Semplice: l’Elevazione della Croce ed il Trasporto di Cristo. 

La Torre
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Sin dal 1372 Marmirolo aveva una torre situata sul muro di cinta dell’antico castello. Era dotata di un orologio installato nella seconda metà del XV secolo. Nel Luglio 1700 crollò. I cittadini subito si attivarono per costruire una nuova struttura che potesse contenere anche la campana per segnare le ore ad uso del comune e le funzioni religiose ad uso della chiesa Parrocchiale. La campana che apparteneva alla prima torre costruita nel XIV secolo, superstite al crollo, fu posta sulla torre ricostruita, venne fusa per scopi bellici agli inizi del 1939-1945 e sostituita con un’altra uguale negli anni ‘50 a cura dell’Amministrazione Comunale. La torre, nel suo aspetto attuale, è stata ristrutturata nel 1872-1873 e nel 1995.


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